Spessore zincatura

 

Spessore zincatura processo protettivo e entità del rivestimento

La durata del periodo di protezione contro la corrosione è proporzionale allo spessore della dello strato di zinco sulla matrice ferrosa. La zincatura a caldo in discontinuo è il processo che è in grado, grazie all’azione metallurgica, di ottenere gli spessori più elevati.

Le ISO 1461 (norme internazionali per la zincatura a caldo) definiscono gli spessori minimi necessari per considerare conforme lo strato protettivo di zinco. Lo spessore medio del rivestimento deve essere almeno 45 micron (spessore acciaio < 1,5mm); almeno 55 micron (acciaio tra 1,5 e 3,0mm); almeno 70 micron (acciaio tra 3,1 e 6,0mm); almeno 85 micron (acciaio > 6mm).

Altri tipi di lavorazione, come ad esempio la zincatura a caldo in continuo (cosiddette lamiere pre-zincate) sono in grado di ottenere spessori di zinco circa la metà (20-30 micron) di quanto si può ottenere con il procedimento a caldo. La spessore ridotto comporta una ovvia riduzione nella durata della protezione.

In ogni caso, differenti condizioni atmosferiche (salinità, umidità vento, ecc.), possono indicare uno spessore di zincatura più o meno consistente.

Pertanto, in un processo corrosivo di cui sia prevedibile l’intensità, si potrà utilizzare uno spessore di rivestimento calcolabile in una determinata consistenza.

Ad esempio, per la collocazione in un ambiente interno asciutto si prevede una perdita media di spessore minore a 0,1 µm nell’arco di dodici mesi, in un ambiente rurale non costiero una perdita di circa 1 µm/anno e in un’area industriale con alta umidità si arriva ad una perdita di zinco da 4 a 8 µm/anno.

Pertanto il mantenimento della protezione e la conseguente durata in vita del manufatto, risulta proporzionale allo spessore di zinco applicato durante il processo di zincatura: più zinco (zincatura a caldo) maggiore durata (fino a 80-100 anni), meno zinco (altri procedimenti) minore durata (1 a 10 anni). Riferimento normativa UNI-EN-ISO 14713).